“Ho visto Piero Copertini disegnare e dipingere da che ho memoria, ma la cosa più bella è che ho potuto farlo insieme a lui da sempre; sono sua figlia.

Nonostante questo le sue opere, nella loro totalità, mi sono ancora largamente sconosciute. Ovviamente non parlo della riconoscibilità (saprei riconoscere un segno della mano di mio padre da mille dettagli), parlo della quantità delle sue creazioni.

Questa mostra, la prima dalla sua scomparsa nel 2010, ha avuto una genesi così lunga proprio per questo motivo. Da quando, sette anni fa, ho iniziato ad occuparmi del suo materiale, sono entrata in un coloratissimo labirinto senza fine, nel quale mi sono felicemente immersa…”

Durante  l’inaugurazione verrà presentato il catalogo curato da Eugenio Riccòmini e Claudio Cerritelli (Edizioni Pendragon)